Torchio per l’uva

E un bellesempio di classico torchio di legno e ferro per pigiare luva a timone manuale, con vite senza fine di ferro e ingranaggi in ghisa. Proveniente da Domaso, Alto Lario, Lago di Como (zona nota per la produzione delle uve per lottenimento dei mosti e dei vini designati con l'indicazione geografica tipica Terre Lariane, www.terrelarianeigt.it), era utilizzato presso unazienda vinicola dellAlto Lario, ed è stato venduto a noi per cessazione dellattività, circa venticinque anni fa.
E un bellesempio di classico torchio di legno e ferro per pigiare luva a timone manuale, con vite senza fine di ferro e ingranaggi in ghisa. Proveniente da Domaso, Alto Lario, Lago di Como (zona nota per la produzione delle uve per lottenimento dei mosti e dei vini designati con l'indicazione geografica tipica Terre Lariane, www.terrelarianeigt.it), era utilizzato presso unazienda vinicola dellAlto Lario, ed è stato venduto a noi per cessazione dellattività, circa venticinque anni fa. E stato restaurato presso il nostro laboratorio. E buono stato di conservazione. E un oggetto potenzialmente utilizzabile per il suo uso originario, tuttavia si presta come elemento decorativo darredo e desposizione. Il torchio vinario è tuttora una macchina fondamentale per lenologia. Nel tempo ne sono stati costruiti vari modelli, ma tutti con lo stesso scopo: esercitare pressione. Questo tipo di torchio serviva generalmente per spremere le vinacce dopo la fermentazione alcolica, cioè al momento della svinatura nella vinificazione di uve rosse, oppure per ammostare direttamente luva nel caso questa sia bianca. Il torchio è costituito da un basamento, in legno o granito, con un foro centrale e una scannellatura circolare, con la funzione di incanalare il torchiato. Al centro è alloggiata, perpendicolare alla base, una vite di ferro, saldamente ancorata sotto il basamento tramite un grosso dado. Nella scannellatura circolare del basamento, concentrica ed esterna al foro centrale, trova sede la gabbia del torchio: una struttura cilindrica formata da doghe di legno di rovere, distanziate le une dalle altre e fissate tramite bulloni su robusti semicerchi di ferro. Questa struttura è per semplicità divisibile in due parti, unite tramite tre ganci di ferro. Sulla vite centrale è presente una grossa madrevite detta chiocciola. Essa è costituita essenzialmente da un pesante disco di ferro sulla cui circonferenza sono praticati dei fori, dove trovano alloggio uno o due saltarelli. Questi consentono alla chiocciola di avvitarsi o svitarsi lungo la vite centrale, mediante un movimento rotatorio impresso dal timone, azionato a mano, che agisce su di essa.
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Datenblatt

Origine
Periodo
XIX secolo
Data
Provenienza
Larghezza (cm)
Altezza (cm)
Profondità (cm)
Peso (kg)
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