Scultura “Madonna con bambino” in terracotta

La scultura è in terracotta di Scuola Senese del Seicento, rappresentante la Madonna con Bambino. E di sicura mano di maestro scultore, testimoniata dalle belle proporzioni, dalla grazia nella resa dei drappeggi e nei dettagli dei visi.

La scultura è in terracotta di Scuola Senese del Seicento, rappresentante la Madonna con Bambino. E di sicura mano di maestro scultore, testimoniata dalle belle proporzioni, dalla grazia nella resa dei drappeggi e nei dettagli dei visi. Non manca di alcun pezzo di scultura, solo presenta alcuni segni Fêlée di crepe. E in bella patina e in ottimo stato di conservazione, nonostante la terracotta sia di facile deperibilità nel tempo. Largilla è uno dei primi materiali usato dalluomo per modellare oggetti, sculture e decorazioni, ed è oggi ancora molto diffuso. È un materiale abbondante in natura ed estraibile con facilità. La terracotta è costituita da una miscela di materiali argillosi (caolinite, montmorillite, illite, clorite), che formano la porzione plastica, e da una frazione magra composta da sabbia (quarzo), feldspato e piccole quantità di ulteriori minerali. La terracotta è il materiale con il quale si progetta e si prototipa la scultura in marmo e in bronzo. La scultura veniva modellata a mano su unarmatura in ferro e legno, che sostiene il peso dellimpasto, con stecchi di legno, spatoline e mirette. Largilla può anche essere modellata in uno stampo di gesso, spalmando la matrice con una sostanza vischiosa come il sapone, che ne permette il distacco dopo la foratura. La creta viene pressata negli stampi e dopo lessiccazione estratta dalla forma, per la finitura, le eventuali modifiche e la cottura. Dopo la cottura e il raffreddamento delle opere, la terracotta può essere decorata con colori a tempera, o sottoposta a una seconda cottura per lapplicazione dello smalto. Luso della terracotta per la scultura era diffuso in genere per bozzetti e studi, in vista di una successiva traduzione in un materiale più nobile, ma ha avuto anche un uso frequente in ambito devozionale, in un ambito di produzione che confina con la cultura popolana e bassa. A questo materiale è stata affidata anche unefficace capacità mimetica in diversi casi: se policroma aveva unimpronta realistica quasi scioccante. Nonostante la natura poco pregiata, anche artisti scultori del Rinascimento noti, come Donatello (1386-1466), Antonio del Pollaiolo (1431-1498), Guido Mazzoni (1450-1518), o di Luca della Robbia (1399/1400-1482) con le terrecotte invetriate, scelsero questo materiale per opere definitive: caratteristica attraente era la possibilità di realizzare ritratti vigorosissimi di espressione. In unepoca come il Rinascimento, molto idealizzante, la cromia perde di valore, dando spazio alla natura del materiale senza finzioni: si riteneva goffo dipingere le statue e il gusto dettava regole ben precise, per cui limitazione, nelle opere scultoree, doveva limitarsi alla plastica, senza leventuale cromia.

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Scheda dati

Origine
Siena, Toscana, Italia
Periodo
Rinascimento
Data
1650 - 1670
Provenienza
Collezione privata Conte Mapelli, Bergamo (Italia)
Larghezza (cm)
40
Altezza (cm)
100
Profondità (cm)
40
Peso (kg)
80
Imballaggio
è da imballare intero

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