Orologio a pendolo "Big Ben"

Modello da arredamento e da appoggio o da scrivania. Il quadrante tondo è in numeri arabi. Ha un eccellente meccanismo in perfetta funzione con puntualità, che produce un suono a ogni quarto di ora e allo scattare dell'ora. Il suono gradevole e profondo è definito a Big Ben proprio perché simile al suono del campanile del Big Ben di Londra.

L'orologio è a pendolo con mobile ad anta apribile sul fronte, costruita con parti in vetro molato. Ha in pianta una forma stondata sugli spigoli del fronte, con piccoli vetri curvi. Il fronte si apre verso destra tramite una serratura con chiave, funzionanti. E un modello da arredamento e da appoggio o da scrivania. Il quadrante tondo è in numeri arabi. Ha un eccellente meccanismo in perfetta funzione con puntualità, che produce un suono a ogni quarto di ora e allo scattare dell'ora. Il suono gradevole e profondo è definito a Big Ben proprio perché simile al suono del campanile del Big Ben di Londra. Il meccanismo è visibile dal dietro, tramite un'antina con una piccola maniglia ad occhiello: si nota il meccanismo a pendolo per il funzionamento delle ore e anche il sistema a rintocco per la produzione del suono. Questo genere di orologi è tipicamente racchiuso da incassi in legno pregiato spesso finemente decorato, considerato alla stregua di veri e propri cimeli di meccanica e precisione artigianale. Sia il mobile-scocca, in legno di noce, sia il meccanismo sono in buono stato di conservazione; soltanto emergono tre macchie sul bianco del quadrante. Perché l'orologio a pendolo? Chiamato anche pendola, è un meccanismo per misurare lo scorrimento del tempo che si basa sulle oscillazioni regolari di un pendolo mosso meccanicamente. Con l'introduzione, nel ventesimo secolo, di strumenti di misurazione molto più precisi, come l'orologio al quarzo e poi il modello atomico, l'orologio a pendolo è caduto in disuso, pur conservando ancora tutti i suoi pregi estetici e artistici, spesso con raffinate suonerie e animazioni ed effetti scenografici molto elaborati. Il moto del pendolo era stato preso in esame dallo scienziato Galileo Galilei già nel diciassettesimo secolo, ma fu Christiaan Huygens a inventare il vero e proprio orologio a pendolo, il cui brevetto fu da lui stesso depositato nel 1656. La realizzazione degli orologi da parte di un gruppo di orologiai olandesi e la loro successiva commercializzazione iniziò l'anno successivo ed ebbe subito un grande successo. Gli orologi di miglior fattura vengono creati nel diciottesimo secolo, e caratterizzati da materiali di valore e suonerie complesse, deffetto e molto scenografiche. Il moto - La peculiarità dellorologio è ovviamente costituita dal pendolo, formato da un'asta in metallo ancorata a un punto fisso con un peso all'estremità opposta. Questo peso solitamente può scorrere lungo l'asta di modo da poter regolare la distanza tra il punto di aggancio e il baricentro, quindi anche l'arco di oscillazione. Il moto del pendolo viene convertito da appositi meccanismi chiamati scappamenti nella rotazione che permette alle lancette di muoversi nel quadrante. Allo stesso tempo, questi scappamenti conferiscono al pendolo quell'energia cinetica necessaria a compensare l'effetto dell'attrito. Lo scappamento è formato da una ruota dentata alla quale è accorpato un ingranaggio solidale alla stessa asse del pendolo. Questa ruota subisce quindi una torsione che scaturisce da una molla o da una semplice corda che si srotola da un rullo per effetto di un contrappeso. Questo complesso sistema fornisce al pendolo l'energia necessaria per completare l'oscillazione una volta superata la metà del percorso e permette alla ruota dentata di fare uno scatto in avanti. Quando il pendolo torna indietro, il processo si ripete in senso opposto e la ruota avanza ancora; questa sequenza continua fino a che la molla o il contrappeso esauriscono la loro energia. Imballaggio: l'orologio è da imballare intero. Bibliografia: Joella G. Yoder, Unrolling Time: Christiaan Huygens and the Mathematization of Nature, Cambridge, Cambridge University Press, 2004, ISBN 9780521524810. L'orologio è a pendolo con mobile ad anta apribile sul fronte, costruita con parti in vetro molato. Ha in pianta una forma stondata sugli spigoli del fronte, con piccoli vetri curvi. Il fronte si apre verso destra tramite una serratura con chiave, funzionanti. E un modello da arredamento e da appoggio o da scrivania. Il quadrante tondo è in numeri arabi. Ha un eccellente meccanismo in perfetta funzione con puntualità, che produce un suono a ogni quarto di ora e allo scattare dell'ora. Il suono gradevole e profondo è definito a Big Ben proprio perché simile al suono del campanile del Big Ben di Londra. Il meccanismo è visibile dal dietro, tramite un'antina con una piccola maniglia ad occhiello: si nota il meccanismo a pendolo per il funzionamento delle ore e anche il sistema a rintocco per la produzione del suono. Questo genere di orologi è tipicamente racchiuso da incassi in legno pregiato spesso finemente decorato, considerato alla stregua di veri e propri cimeli di meccanica e precisione artigianale. Sia il mobile-scocca, in legno di noce, sia il meccanismo sono in buono stato di conservazione; soltanto emergono tre macchie sul bianco del quadrante. Perché l'orologio a pendolo? Chiamato anche pendola, è un meccanismo per misurare lo scorrimento del tempo che si basa sulle oscillazioni regolari di un pendolo mosso meccanicamente. Con l'introduzione, nel ventesimo secolo, di strumenti di misurazione molto più precisi, come 'orologio al quarzo e poi il modello atomico, l'orologio a pendolo è caduto in disuso, pur conservando ancora tutti i suoi pregi estetici e artistici, spesso con raffinate suonerie e animazioni ed effetti scenografici molto elaborati. Il moto del pendolo era stato preso in esame dallo scienziato Galileo Galilei già nel diciassettesimo secolo, ma fu Christiaan Huygens a inventare il vero e proprio orologio a pendolo, il cui brevetto fu da lui stesso depositato nel 1656. La realizzazione degli orologi da parte di un gruppo di orologiai olandesi e la loro successiva commercializzazione iniziò l'anno successivo ed ebbe subito un grande successo. Gli orologi di miglior fattura vengono creati nel diciottesimo secolo, e caratterizzati da materiali di valore e suonerie complesse, d'effetto e molto scenografiche. Il moto - La peculiarità dell'orologio è ovviamente costituita dal pendolo, formato da un'asta in metallo ancorata a un punto fisso con un peso all'estremità opposta. Questo peso solitamente può scorrere lungo l'asta di modo da poter regolare la distanza tra il punto di aggancio e il baricentro, quindi anche l'arco di oscillazione. Il moto del pendolo viene convertito da appositi meccanismi chiamati scappamenti nella rotazione che permette alle lancette di muoversi nel quadrante. Allo stesso tempo, questi scappamenti conferiscono al pendolo quellenergia cinetica necessaria a compensare l'effetto dell'attrito. Lo scappamento è formato da una ruota dentata alla quale è accorpato un ingranaggio solidale alla stessa asse del pendolo. Questa ruota subisce quindi una torsione che scaturisce da una molla o da una semplice corda che si srotola da un rullo per effetto di un contrappeso. Questo complesso sistema fornisce al pendolo lenergia necessaria per completare l'oscillazione una volta superata la metà del percorso e permette alla ruota dentata di fare uno scatto in avanti. Quando il pendolo torna indietro, il processo si ripete in senso opposto e la ruota avanza ancora; questa sequenza continua fino a che la molla o il contrappeso esauriscono la loro energia. .

Bibliografia: Joella G. Yoder, Unrolling Time: Christiaan Huygens and the Mathematization of Nature, Cambridge, Cambridge University Press, 2004, ISBN 9780521524810.

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Scheda dati

Origine
Milano, Italia
Periodo
XX secolo
Data
1930
Provenienza
Collezione privata, tramite Dott. Nando Azzolini, perito del Tribunale di Milano, per conto di Ing. Tamai, Milano (Italia)
Larghezza (cm)
38
Altezza (cm)
46
Profondità (cm)
16
Peso (kg)
2,5
Imballaggio
è da imballare intero

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