la Cornice

"Non ci è permesso scegliere la cornice del nostro destino. Ma ciò che vi mettiamo dentro è nostro.“

Dag Hammarskjöld

Gli artigiani del passato desiderosi di esprimere il loro virtuosismo hanno trasformato l'arte di incorniciare in una Bella Arte creando ornati che si ispirano alle forme naturali. Benché sia un'arte piuttosto difficile da eseguire, non è in via d'estinzione ed esistono ancora oggi intagliatori e doratori capaci di costruire cornici per quadri. Gli ornati delle cornici per quadri si possono tagliare utilizzando una sega a nastro, che si usa generalmente per dar forma a complicati intrecci di foglie che nascono dalla disposizione sovvrapposta di diversi strati di legno che servono per dar molteplici spessori all'ornato. Una volta traforato, il disegno ornato può essere intagliato ed inciso per mezzo di sgorbie e di scalpelli. L'intaglio della cornice è un'arte che richiede grande sensibilità manuale, destrezza, coordinazione tra vista e mano e grande senso delle proporzioni. Le cornici per quadri, come peraltro le cornici per specchi, prima di essere intagliate necessitano di un disegno preparatorio che alleggerisce notevolmente la difficoltà d'esecuzione dell'intaglio di cui si potrà preveder l'equilibrio ancor prima che esso sia iniziato. Le cornici per quadri sono generalmente fatte da quattro lati di legno tenuti insieme agli angoli da incastri e colla. La forma delle cornici per quadri, più spesso rettangolari, possono essere anche esagonali, ottagonali o ovali. Tutte le cornici per quadri hanno una caratteristica comune: sono fatte in maniera da poter ricevere sul retro il telaio di un dipinto. Generalmente i dipinti hanno un telaio che ha uno spessore variabile tra i cm 1.5 e i cm 2.5. Solo quando i dipinti sono estremamente grandi la misura dello spessore può raggiungere i cm 4. Dopo i cm 4 di spessore già non si tratterebbe di dipinto su tela ma di dipinto su tavola. La parte della cornice sul retro capace di ricevere il telaio del dipinto si chiama Battuta, proprio perché il suo spessore va a battere contro lo spessore del dipinto. Detto questo va ricordato che le cornici per pittura su tela avranno una battuta standard di cm 3 di spessore e le cornici per pittura su tavola avranno una battuta che può arrivare ad anche oltre i cm 5. Le tavole dipinte antiche, infatti, sono composte da un gruppo di tavole alte un centimetro sul cui retro sono applicati una serie di montanti atti a mantenere coese le tavole dipinte. Sono proprio questi montanti ad obbligare la battuta della cornice ad una dimensione di spessore così elevato. Il telaio delle cornici per specchio (dette più comunemente specchiere), sono molto simili nella struttura del telaio alle cornici per quadri, sennonché la misura della loro battuta è certamente inferiore e quasi mai supera il centimetro e mezzo di spessore, dato appunto che quasi mai uno specchio può superare tale dimensione anche se grande e molato. Le cornici ottagonali, esagonali e ovali non sempre mantengono tale forma anche sul loro esterno. Talvolta per questi modelli esiste la cosiddetta centina, ovvero una superficie piana, poi variamente intagliata e dorata, che va nello specifico a delimitare il quadro ovale, esagonale o ottagonale, ma che a sua volta, possedendo un esterno di forma rettangolare o quadrato, a seconda delle dimensioni del dipinto, sarà incorniciato da una cornice quadrata o rettangolare con le stesse caratteristiche delle cornici sopra descritte. La centina, pertanto serve, incorporata alle cornici, ad incorniciare dipinti di varia forma lasciando la linearità dell'incorniciatura esterna quadrata o rettangolare.

(da Wikipedia)

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